2021 La 100 km cross country rally

Straordinaria partecipazione a questa manifestazione organizzata da http://ridingmarche.it e dall'amico Alessandro Tamburini di http://Islandainmoto.it.

Mi son divertito un sacco e, credo, parteciperò anche al Rally delle Marche a fine ottobre.

2021 Zona Furlo in OFF

Bellissima esperienza in OFF nella zona del Furlo in anticipo sulla manifestazione di fine maggio (la 100 km sulle strade sterrate del Furlo) organizzata da Riding Marche.

Strade e panorami incredibili, si possono fare percorrenze lunghissime su strade mediamente facili con qualche punto di attenzione. Guai a distrarsi però, certi tratti sono sconsigliati ed il buonsenso deve essere sempre attivo.

Marano Veneziano (Maran) UD

Altra giornata da dedicare al relax tra passeggiata nella "Riserva Naturale della Valle Canal Novo" e, in primavera ed autunno organizzate dal comune, circa 4 ore in barca nella laguna e nella "Riserva Naturale Regionale Foci dello Stella". Entrambi i percorsi accompagnati ed illustrati da un'ornitologo e da un abitante del luogo. Stori, racconti e spiegazioni si alternano in una piacevole alternanza di esperienze, osservazioni e studi ambientali.

Valsanzibio

Il complesso Monumentale di Valsanzibio è stato portato all’attuale splendore nella seconda metà del 600 dal Nobile veneziano Zuane Francesco Barbarigo, aiutato dai figli Antonio e Gregorio. Fu proprio quest’ultimo, Cardinale, Vescovo di Padova e futuro Santo, ad ispirare l’alta simbologia del progetto dovuto al principale architetto e fontaniere Pontificio Luigi Bernini. Il giardino di Valsanzibio, realizzato tra il 1665 e il 1696, grazie all’alto messaggio affidatogli dal Fondatore, è uno straordinario esempio di giardino simbolico interamente leggibile, di un gran giardino d’acque in completa efficienza e oggi si presenta come uno dei più estesi ed integri giardini d’Epoca mondiali, che è valso il primo premio come ‘Il più bel giardino d’Italia‘ nel 2003 ed il terzo più bello in Europa nel 2007.

Merita una visita giornaliera. Nel parco c'è anche un'area molto ampia per pic-nic o relax.

Terra d'Ascoli 2018

28 aprile - 1° maggio

Nelle Marche ci siamo già stati 2 volte ma mai ci siamo spinti verso le provincie di Fermo ed Ascoli. E' la volta buona sfruttando il lungo ponte del 1° maggio. Prenotato per tempo il B&B "Il melograno" a Massignano e sabato pomeriggio si parte. 400 Km con l'interruzione sul Conero per visitare la chiesetta di S.Maria di Portonovo, interessante architettura romanica di 680 anni che era anche monastero (ora distrutto) benedettino. https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santa_Maria_di_Portonovo

Da qui ripartiamo per la statale "adriatica" che, attraversando numerosi paesi, ci fa perdere parecchio tempo ma, comunque, arriviamo in tempo per doccia ed info per la cena. A prima vista, ma ne avremo conferma successivamente, sia il B&B che Annalise e Tom ci sorprendono per accoglienza e tranquillità del posto. Davvero un'ottima ed inaspettata scelta. http://ilmelogranobb.it/

Domenica 29: Bellissima giornata iniziata con un caffè portatomi da Tom in giardino, una splendida colazione all'aperto col sole che iniziava a scaldare l'aria ed un lento bighellonare in moto tra le colline a cavallo delle provincie di Ascoli e Fermo verso i Monti Sibillini. Si attraversano piccoli paesi come Montefiore dell'Aso, Montalto delle Marche, Amandola, Montemonaco, Castignano, Offida con la Chiesa di Santa Maria della Rocca.

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Si torna al B&B sempre tra dolci colline e con un'incredibile assenza di auto incrociate nei 140 Km percorsi. Fantastico! All'arrivo non è mancato il piacevole scambio di opinioni ed il racconto della giornata con Annalise e Tom sempre pronti a dare consigli ed indicazioni. A questo proposito non è mancata la prenotazione, da loro fatta per conto nostro, al ristorante indicato per la serata. Azzeccato anche questo.  

Lunedi 30: Ancora una giornata all'insegna del sole ed un buon caffè in giardino. Non manca nemmeno la splendida colazione con torte e marmellate fatte in casa e si va. Questa volta dedicheremo buona parte della giornata ad Ascoli. In moto risulta facile parcheggiare nella zona più centrale e ci posizioniamo proprio vicino a Piazza del Popolo impreziosita dal Palazzo dei Capitani e la Chiesa di S.Lorenzo. Prima però di effettuare il giro della città è d'obbligo un sacchetto di Olive Ascolane. Vuoi far mancare proprio questa chicca culinaria?

La parte medievale con le sue "Rue" è davvero molto caratteristica, sembrano quasi i "Carrugi" genovesi se non fosse che i secondi  sono in bella pendenza. La città si presenta, comunque, molto signorile e proprio la Piazza del Popolo è il suo salotto con il caffè "Anisetta Meletti" dove è impossibile non soffermarsi per gustrarsi, magari nelle ore più calde, un piacevole rinfresco. Neanche a dirlo è obbligatorio, come le olive, assaggiare l'anisetta. Il tempo passa ed è già ora di andare a vedere il Forte Malatesta.   

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Per finire la giornata, dopo ancora un bel percorso collinare a tagliare tutta la provincia ascolana, ci dedichiamo un paio d'ore a goderci il sole in riva al mare non lontano dal nostro B&B. Il sole è piacevole e la brezza ne mitiga il seppur eccessivo calore. Pensiamo di cenare nel locale della prima sera il Cristal Beach sul lungomare di Cupra Marittima. Ottimo pesce e ben preparato in un locale in riva al mare, merita davvero un incontro ravvicinato.

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Martedi 1: E' la giornata dei saluti e del rientro. Ci spiace lasciare Il melograno e la piacevole compagnia dei proprietari ma il tempo stringe ed ancora il percorso è lungo. Sciegliamo le strade interne fino ad Ancona da dove si percorrerà, poi, un pezzo di Autostrada. In mezzo è prevista una sosta a Treia, borgo medievale dalla ricca storia dei piceni. Qui abbiamo incontrato 2 splendide persone. Una ci ha spiegato il gioco del pallone col bracciale, l'altra ci ha fatto da cicerone nella visita al teatro ed al museo.

Nel complesso è stato un we davvero pieno di cose positive. Dai paesaggi elle bellezze architettoniche agli incontri umani. Non si poteva chiedere di più, alla prossima.

Toscana, Pasqua 2018

4 giorni nella provincia di Siena sono sempre bel motivo per una "scampagnata" pasquale. Si parte di venerdì pomeriggio per raggiungere un bel B&B in quel di Chiusdino. La sorpresa arriva a pochi metri dall'arrivo. Stradina in salita, buche, sassi e canaletta in cemento proprio in curva. Non mi demoralizzo, oramai ci siamo, non mi fermo proprio ora (anche perchè sarebbe peggio) e finalmente il piano.

Qualcuno alle mie spalle mi dice: "La prossima volta giù e sù io ci andrò a piedi".

 

Il panorama è però da favola ed iniziamo ad organizzarci per la cena e per i giorni successivi. Neanche a dire che ovunque ti trovi in Toscana per mangiare vai alla grande. Tra le cose semplici della tradizione alle altre magari più curate, resta il fatto che vinci sempre. Il Minestraio, gestito tutto al femminile, offre una cucina tipica regionale con piatti semplici ed economici.

Il sabato ci svegliamo con un tempo inclemente che ci costringe a cambiare i nostri piani dedicando la giornata alla scoperta del paese e la sua storia e, solo verso l'imbrunire, una galoppata verso San Galgano per "rubare" una foto serale. Alla sera abbiamo prenotato a La Grotta di Tiburzi. Curioso, anche qui tutto al femminile e con ottimi piatti e gustori Pici al sugo di cinghiale.

Domenica di Pasqua è tutta un'altra musica. Un tiepido sole asciuga la bruma dei campi e ci prepariamo per il giro programmato. Monterotondo Marittimo, Sasso Pisano, Suvereto, Castagneto Carducci, Bolgheri, Bibbona, Montescudaio, Volterra e ritorno a Chiusdino. Un bel giro non c'è che dire, le colline sono un bell'andare.

Siena, assediata da folle di turisti è una città in fermento. Non ci aspettavamo altro. Quello che non ci aspettavamo è l'incontro con la contrada della civetta. Appassionante racconto di come si vive il Palio in questa città in un luogo che racconta la vita e la storia di questa contrada. Un tuffo nella realtà quotidiana che non traspare nelle immagini culminanti del Palio.

Battute finali di questo lungo we tra già verdi collline, filari di viti, musei, borghi medievali e specialità gastronomiche. Il ritorno prevede una fermata a Monteriggioni e le sempre belle strade del chianti fino a Firenze dove abbiamo preso l'autostrada. Li la coda fino a Barberino non ci preoccupa, svicoliamo per la panoramica ed in un attimo siamo già a Bologna. Si torna. 

 

3° Moto Guzzi Experience 2018

"Esperienza", ed è stata davvero un'esperienza il poter condividere la passione per la moto con altri appassionati provenienti da ben 9 diversi paesi tra Europa, Medio Oriente e Nord Africa.

Grazie alla collaborazione di http://www.gobiker.it , il team Media & Consumer della Piaggio ed il team Assistenza Aprilia, si è potuto realizzare questo 3° evento dove abbiamo avuto modo di testare su diversi tipi di strada, tutti i modelli dell'attuale gamma Moto Guzzi.

Una festosa accoglienza ci ha fatto sentire, fin da subito, parte di un "gruppo" ben affiatato dove nemmeno la differenza linguistica ha minato quella coesione che si era instaurata.

Il "capocarovana" Andrea, gli "Angeli custodi" e l'assistenza al seguito hanno poi completato l'opera di un'organizzazione a dir poco perfetta che ha tenuto conto delle esigenze di tutti spendendo, di volta in volta, tempo, sorrisi e chiacchiere con ognuno di noi. 

I 4 giorni son trascorsi poi in allegria con tanti Km sotto le ruote e tante risate a tavola. Ogni momento era buono per scambiarci opinioni sui vari modelli e comportamenti su strada, sia in rettilineo che nelle abbondanti curve. Una festa insomma per chi, come noi, ha questa immensa passione, indipendentemente dalla marca della moto nel garage di casa. Una festa aperta a tutti coloro che vogliono, e desiderano, ritornare con un bel ricordo e con un "pacchetto" di amici in più.

GRAZIE!

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Tra Langhe e Roero

Eravamo andati per fotografare i colori autunnali ma non si può dire che sia stato un we all'insegna del sole. Le foto mostrano un cielo grigio, a volte con un po di foschia ma le bellezze che si incontrano tra queste colline illuminano da sole l'intera giornata.

Profumo (a chi piace) di tartufo a parte, l'enogastronomia del posto è parti solo alla voglia di scoprirla. La festa ad Alba, le sfilate, l'Alba sotterranea, tutto fa da contorno ad un ricco we lungo. Da tornarci di sicuro.

https://photos.app.goo.gl/YjHFf6VDj7qjFXCO2

I mosaici di Ravenna

2 ore appena di strada ci separano da questi tesori eppure, incredibile, non abbiamo mai pensato di dedicare una giornata ad ammirare i moraici di questa  importante ed antica città. C'è da rimanere a bocca aperta mentre si entra nel mausoleo di Galla Placidia oppure nella chiesa di San Vitale o nelle quasi omonime Santa Apollinare nuova e Santa Apllinare in Classe. Ci siamo riproposti una seconda visita e, magari, anche una serata.

https://photos.app.goo.gl/YjHFf6VDj7qjFXCO2

Brent de l'Art

In località S.Antonio Di Tortal, sulla strada che porta da Trichiana al passo S.Boldo, prendendo una laterale sulla destra e proseguando per una stretta stradina (si potrebbe percorrerla anche a piedi), si arriva ad un piccolo parcheggio e ad un chiosco dove, gentili ragazze, danno indicazioni su come arrivare e dove poter ammirare le particolari conformazioni rocciose scavate nei secoli dal torrente Ardo

I consigli che a questo punto posso darvi per godere al meglio la bellezza del posto, indipendentemente dalla stagione, sono essenzialmente 2.

Il primo è quello di scegliere una giornata soleggiata per far risaltare i colori delle rocce, il secondo è di non andare se nei giorni precedenti è piovuto in quanto risulterebbe umido, scivoloso e, direi anche, poco divertente. 

La discesa non è impegantiva ma l'inoltrarsi nel canyon si. Prestare attenzione e, se incerti, non forzare la mano alla fortuna.  

La Motoerbazzonata 2017 (RE)

Grande successo dei nostri amici di Reggio Emilia con la loro prima Motoerbazzonata. Il merito và sopratutto a Nicola ed alla sua "banda" di amici che, grazie all'erbazzone della mamma, ha ideato questo riuscitissimo raduno. Belle le strade dei colli con i castelli della "via Matildica". Un percorso ed una zona sicuramente da scoprire con calma in altri momenti. Peccato che, in questa occasione, il meteo non sia stato propriamente dalla nostra. Ci rifaremo alla prossima edizione.

Scoprite le altre foto qui: https://goo.gl/photos/psPQdCh4GQ2niQ8R8

  

Val Trippera e i vigneti

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Un bel connubio tra giretto i moto sui colli ed una bella passeggiata alla scoperta di una valle "impensabile" per raggiungere la quale si parte da San Pietro di Feletto (TV), ci si inoltra tra filari di viti, si effettuano un paio di "guadi" del torrente Crevada,​ passaggi tra pareti di "conglomerato", si passano un paio di "borghi" e si ritorna dove si è lasciata la moto. 3/4 ore per una decina di Km. Un mondo sperduto a 2 passi da casa. Da provare!

Riferimento preso da "I sentieri nascosti delle Prealpi trevigiane".

https://goo.gl/photos/WAHvg4qtDizY9UEGA  

Castello di Strassoldo ed Aquileia

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In primavera ed autunno in Friuli vengono aperti al pubblico alcuni "castelli". ​Strassoldo​ è uno di questi. Visita guidata al borgo ed accesso alla villa tra decine di bancarelle di artigiani provenienti da molte parti d'Italia. Nelle vicinanze, e come potrebbe mancare, Aquileia, grande porto romano e a quel tempo 4^ città più importante dell'impero

https://goo.gl/photos/1JobSo2eFSu8bBrWA

Cordovado e Sesto al Reghena

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Altro "castello" del Friuli è quello di Cordovado. ​Nelle vicinanze di Portogruaro​ questo paese ha visto un susseguirsi di importanti famiglie a dirigere le tenute agricole della zona. La ville in stile  seicentesco e relativo parco con un labirinto di rose, vale da solo la visita. A maggio, con la fioritura, l'accesso al parco avverà ogni domenica. Da non perdere! 

https://goo.gl/photos/7p7hvTJL46k3hUWq5

Week end libero...

Pasqua 2015, dove andare?

L'idea è quella di "sondare" le zone dell'entroterra delle Marche. A partire dal Montefeltro, ed includendo la visita alle grotte di Frasassi, percorrere quelle strade collinari che offrono paesaggi suggestivi e, non ultime, deliziose scoperte alimentari.

Scopriamo assieme cosa ci offre questa regione.

Prima tappa Frontino (nell'immagine), arroccata in un contesto verdeggiante. Si pensa di arrivarci prendendo da Ravenna la E45 uscendo a Sarsina e proseguendo poi per Pennabilli e Carpegna. 

Video di presentazione di Frontino:

https://www.youtube.com/watch?v=KAERFbekKHE&feature=youtu.be

Dormiremo qui, La Rocca dei Malatesta

http://www.laroccadeimalatesta.com/ 

Nome affascinante che ci ha convinto al primo sguardo. Sarà possibile anche mangiare nel ristorante dell'albergo distante solo pochi passi. Davvero da gustarsi gli occhi con tutto il contesto.

Gironzolando per le colline andremo a visitare Urbania, Cagli, Frontone...tutti paesi dal carattere medievale... 

...ma l'apuntamento principe del sabato pomeriggio saranno le Grotte di Frasassi e San Vittore alle Chiuse.

 

Ancora non so quanto tempo ci porteranno via le grotte, credo almeno 1 ora e mezza, per cui la destinazione finale probabilmente sarà il B&B scelto per la sera...questo:

Countryhouse Il Sentiero Degli Ailanti vicino a Matelica e Fabriano.

Un posto tranquillo dove riposare in tutta serenità. Se volete dare un occhiata il link è proprio qui sotto...

http://www.ilsentierodegliailanti.it/index.htm

 

Proprio le località citate saranno la meta della giornata di oggi prima di riprendere la strada che ci riporta verso nord e che ci porterà a dormire nuovamente alla Rocca dei Malatesta.

Ancora non è deciso il percorso ma le possibilità sono molteplici e non mancheranno sicuramente i "fuori programma".

Speriao solo che il meteo ci sia favorevole e ci permetta di godere delle bellezze paesaggistiche hce la regione offre in abbondanza. 

Interessante...e da ripetere!

Percorso breve ma "bello". Pian delle Femene, sopra il lago di Revine. Una bella salita e la neve su in alto...giornata però splendida con un bel sole che mitigava la leggera fredda brezza.

Niente di meglio per iniziare bene la stagione motociclistica.

Il prossimo appuntamento il 6 marzo con un gruppo di 40, al momento, amici motociclisti.

Una gita sui colli bolognesi

Una bella idea per una "gita" tra i colli dove NON incontrerete traffico e dove sarete voi, la natura e costruzioni del 1600/1700. Purtroppo, molte di queste, sono chiuse o vengono aperte solo in particolari e rare occasioni. Rimane il fatto che i loro contesto in questi colli è davvero speciale. 

https://goo.gl/maps/Yh9PCdmdzJv

 

Si parte da Casalecchio di Reno e ci si inerpica subito su per una stradina che porta, in un paio di Km, ad una chiesa barocca che fu eremo Camaldolese. Purtroppo viene aperta solo in alcune occasioni, il 1° maggio è una di queste.

Leggendo la targa all'esterno, sebra ci siano dei dipinti e delle pale interessanti....peccato non averle potute vedere in questa occasione. Il panorama che si apre ci consola però di questa mancanza.

Proseguiamo tra colline, vigneti, famoso il vigneto "terre rosse", un breve tratto sterrato e prati verdeggianti, in direzione di Monte San Giovanni. Se non volete lo sterrato non proponetelo al navigatore :-)

Da Monte San Giovanni una piccola deviazione vi porterà su una cresta collinare con ampio e spettacolare panorama e, successivamente, alla località La Villa, gruppo di poche case di origine rurale (meravigliosamente restaurate) datate 1600. 

Si scende poi ripidamente verso Oca per risalire, per una stradina a carreggiata singola, verso San Chierlo.

Qui la pace e la tranquillità la fanno davvero da padrone. Tutto è perfettamente in armonia. La chiesa del 1700 in cima a questa collina, i prati, le sparute case disseminate tra gli ondulati pendii. Proprio tutto, compresa la signora, inquilina della ex canonica, che ci accoglie con sorriso e poche informazioni sulla chiesa stessa. Anche questa verrà aperta solo in alcune occasioni religiose.

Da qui si prosegue, per pura avventura, su tratti di sterrato che in più riprese ci accompagna prima a Borra e poi nella vallata sottostante dove, da Pilastrino, prenderemo la strada, anche questa secondaria, in direzione Savigno.

Visita alla piazza di Savigno, sulle terre di Matilde di Canossa, dove campeggia un obelisco a memoria dei patrioti che combatterono contro il papa.

Terra di fortificazioni questa, di cui rimangono poche tracce. Per veder un villaggio fortificato dovremo scavallare altre colline, lasciare la valle del Samoggia per andare verso la valle del Panaro.

Il Castello di Serravalle è tra queste colline. Un incantevole borgo del XII secolo posto in una cinta muraria, al tempo lunga 500 m, apprezzabile in parte ancor oggi.

Ci lasciamo avvolgere dalle sensazioni che ci riportano a tempi lontani in cui il fluire dell'acqua del pozzo dava vita alla piccola e autosufficente comunità.

Ora il borgo, seppur abitato, è una proprietà privata.

Si torna nuovamente a valle per la prossima destinazione, il parco naturale del Monteveglio e relativa Abbazia.

Borgo tra i più belli, conserva la struttura del castello voluto da Matilde di Canossa. L'Abbazia di S.Maria Assunta, romanica, in cui la cripta risale al X secolo. Ora convento di pochi frati che ne curano l'aspetto ed il giardino interno. La serenità del luogo non ha pari.

Siamo giunti all'ultima meta. La rocca di Bazzano dell'XI secolo e, manco a dirlo, è già ora del ritorno.

Troverete altre foto by Giorgia qui:  https://photos.google.com/share/AF1QipN5e9v983Doe1_iOdtHGDbh0I9_qqEcr4JHEOlOUWlF5S80b2bVusELiVgl-SChug?key=cjlqUmNudnpJeXFaSmE1RVJSLUxVZEY0Z0IxM2dn

Passo delle Erbe

Interessante percorso che passa, nel mio caso, da Cortina d'Ampezzo, Passo Valparola, Passo delle Erbe, Funes per poi risalire verso Ortisei, passando per Laion, Selva Valgardena, Canezei, lago di Fedaia per concludersi a Cencenighe.

Bella sgroppata!

https://goo.gl/maps/tsaTSCdFyGU2

Moto-trekking in Valvisdende

Da Valvisdende alle Sorgenti del Piave
Tempo di percorrenza: 2 ore. Difficoltà Media. Dislivello m. 500
Raggiunta la Valvisdende si prosegue in moto fino a Costa D’Antola, dal parcheggio e oltrepassato il ponte sul rio Antola si segue a destra la carreccia-sentiero Cai 136 che segue il Cordevole tenendolo sulla destra. Proseguire lungo le indicazioni per Casera Sesis e Passo del Roccolo senza mai lasciare le indicazioni per il sentiero 136. Giunti al Passo del Roccolo si gira a sinistra e in pochi munuti si è in vista del rifugio Sorgenti del Piave (quota 1830) da dove si possono ammirare le sorgenti del Piave e il Peralba.

il sentiero che sale da Casera Sesis al Passo del Roccolo richiede una particolare attenzione ma i suoni ed i profumi che si sentono ripagano della fatica. Al ritorno, al bar ristorante Da Polenta, un ristoro assicurato e tanta cordialità.