2017

Arquà Petrarca

Passato chissà quante volte ma mai fermato a scoprire questo storico borgo che si fragia degli ultimi malati anni del Petrarca. Questa è l'occasione e, sicuramente, non l'ultima. 

Una sgambata di primavera

Primavera, giornata di sole prevista dopo una di pioggia e la decisione è presa. Si va.

Direzione? Mah, vediamo, mi piacerebbe verso Barcis....imposto anche "si" allo sterrato sul navigatore e vado. Andando verso Nord mi accorgo che le montagne ancora non si sono liberate dalla nuvolaglia per cui cambio direzione ed il primo tratto in terra battuta mi viene incotro tra colline e vigneti. 

Le gomme in questo "leggero" tratto sento che si comportano bene, ma ancora non ho provato il meglio! Giunto a Pieve di Soligo cambio ancora direzione e, a Soligo, mi cade l'occhio su una forma bianca sul culmine di una collina. Una chiesetta che poi scopriroò essere la chiesetta di San Gallo

CI vado? E perchè no! Cercando la strada per salirci incontro un passante che mi dice: "Si si vai di la, non è la strada più facile ma con questa la puoi fare"

E questa è la seconda prova più impegnativa della precedente con tatti d'erba e sassi più grossi ed arrotondati. Andata bene anche qui. Il panorama sulla pianura e le colline è bello. Il vento spinge ma la moto spinge di più. Passo a lato della "Locanda la Candola" ed arrivo al parcheggio della chiesetta.

Ridiscendo e proseguo per Valdobiadene e VIdor passando, anche qui su strade di campagna, tra filari di viti. Risalgo per la Forcella Mustaccin e la zona dei colli silenti dove mi attende l'ultima prova per le nuove gomme. Un tratto di fanghetto viscido ed inseguito da un cane...non vi dico...prova superata!

Un buon piatto di tagliatelle ai funghi porcini da Guarnier ed il gioco è fatto. Splendida giornata!